L’ADESIVO EPOSSIDICO BICOMPONENTE PER USI STRUTTURALI

a cura dell’ing. Franco Moar – Ufficio Tecnico Rotho Blaas SRL

 

Rothoblaas non smette mai di uscire dalla propria comfort zone per cercare nuove soluzioni per l’edilizia in legno, spingendosi oltre i limiti dell’esistente. Una sfida costante, che richiede visionarietà e spirito pionieristico, due caratteristiche che all’azienda altoatesina di certo non mancano. In questo breve articolo vi raccontiamo alcune innovazioni già consolidate, e altre per cui si sta chiudendo la fase di ricerca.

 

I connettori da legno VGS e VGZ sono viti tutto filetto che danno la possibilità di effettuare collegamenti a scomparsa fra elementi in legno. Le loro applicazioni principali sono: l’unione di travi in legno mediante la loro disposizione incrociata; l’accoppiamento legno-legno di travi sovrapposte; i rinforzi strutturali a compressione ortogonale alla fibra e per evitare lo schiacciamento del legno ed i rinforzi a trazione nel caso di carichi appesi o intagli nelle travi in modo da evitare l’apertura di fessure nell’elemento in legno. Le due tipologie di viti VGS e VGZ si differenziano per la forma della testa: la prima ha una forma classica svasata, ideale per i collegamenti legno-acciaio, mentre le VGZ hanno una testa cilindrica ottimale per essere inserite, affondate e nascoste nel legno grazie a degli inserti lunghi.

 

Entrambe le tipologie di connettore sono realizzate in acciaio al carbonio protetto da una zincatura elettrolitica ricoperta da uno strato in cromo trivalente Cr3+, una sostanza non tossica che sostituisce il cromo esavalente Cr6+, il tutto trattato con una speciale ceratura atta a ridurre l’attrito durante l’avvitamento. Tali viti sono inoltre dotate di una punta tipo SHARP con un intaglio per una maggiore presa iniziale ed un migliore intaglio della fibra del legno. La vite ha un filetto lungo tutto il suo sviluppo con un passo ed angolo ottimizzato per facilitare e velocizzare la posa in opera. I diametri ottimizzati per sezioni ridotte ed il passo veloce del filetto rendono le viti VGS e VGZ un prodotto sempre più ricercato della carpenteria in legno per la realizzazione di giunzioni, in particolar modo di giunzioni con viti inclinate.

 

Questa tipologia di connessione è infatti caratterizzata dall’economicità dell’applicazione, dalla praticità e dall’elevatezza del risultato estetico che permette, in quanto le viti possono essere poste in opera solamente dall’alto e quindi completamente a scomparsa senza l’ausilio di tappi in legno. Possono essere utilizzate come soluzione ove anche la necessità di una progettazione antincendio venga richiesta. Il fattore determinante per le giunzioni con viti inclinate risulta essere la precisione sulla posa dell’operatore. Per avere una connessione perfettamente bilanciata, è opportuno assicurarsi che in entrambi gli elementi lignei vi sia metà del gambo filettato della vite. Rothoblaas mette a disposizione di carpentieri, progettisti e tecnici del settore diverse tabelle di carico e di installazione con le distanze minime dai bordi precalcolate che devono essere garantite per evitare la rottura fragile del legno.

 

Oltre agli ormai noti cataloghi tecnici di Rothoblaas, l’azienda ha sviluppato un software chiamato MyProject scaricabile gratuitamente dal sito web, che risulta essere un utile e comodo ausilio per il progettista per il dimensionamento e verifica delle unioni con tali viti.

 

La gamma di prodotti offerta è molto ampia e va dalla misura di diametro 5 – 7 – 9 – 11 mm per le VGZ con testa cilindrica, e dalla misura 9 – 11 – 13 mm per le VGS con la classica testa svasata. Le lunghezze disponibili spaziano da 80 mm a 1200 mm. Le viti sono omologate per applicazioni strutturali sollecitate in qualsiasi direzione rispetto alla fibra (0°-90°).

Esiste inoltre una gamma di viti tutto filetto CTC diametro 7 e 9 mm sviluppata appositamente per l’applicazione su solaio in legno-calcestruzzo, con certificazione CE secondo ETA-19/0244 che prevede l’applicazione con e senza tavolato di queste viti a 45° e a 30°. Tali configurazioni permettono alle viti di lavorare a trazione incrementando la rigidezza del solaio e riducendo i costi e i tempi di applicazione di altre soluzioni esistenti sul mercato. Tra i vantaggi di queste viti si può annoverare il fatto che è un sistema a secco omologato per una cappa collaborante di spessore 5 cm, reversibile, rapido e non invasivo e facilmente calcolabile mediante il software MyProject.

 

Il connettore SPIDER, in fase di finalizzazione, è un sistema di assemblaggio sviluppato per le costruzioni in CLT. In particolare, è soprattutto ideato per il collegamento tra pilastro e solaio per risolvere alcuni problemi statici degli edifici multipiano dovuti al trasferimento di elevate forze di compressione a terra senza dover ricorrere a travi di ripartizione. Inoltre, il suo utilizzo in edifici con struttura portante a pilastri in legno permette di aumentare la luce delle campate da 5 a 7 m soggette a carichi di progetto di 10 kN/m2. Per lo SPIDER si sta concludendo la fase di sviluppo del Benestare Tecnico Europep (ETA) presso l’Istituto Austriaco per la Ricerca in Tecnologia delle Costruzioni (OIB).

 

Maggiori informazioni sono disponibili su www.rothoblaas.it